Sito montano dell’Epigravettiano finale con due paleosuperfici di abitato in eccezionale stato di conservazione. Ha restituito un complesso figurativo mobiliare composto da 267 pietre dipinte (più raramente incise) con motivi zoomorfi, antropomorfi, geometrici e lineari.
Le dimensioni sono comprese tra cm 10-24 circa.
Lo stile delle pitture non è omogeneo e si rilevano due linguaggi ben distinti, quello schematico e quello naturalistico.
Le pietre dipinte appartengono alla fase di frequentazione più antica (circa 11.500-11.250 bp non cal.). La fase successiva è pressoché contemporanea, di poco più recente.
La maggiore concentrazione di pietre si trova in prossimità di due ampie fosse, con una dispersione su una superficie di circa 30 mq, con la faccia dipinta rivolta in basso, in questo caso spesso contrassegnate da un piccolo segno di riconoscimento dipinto sulla faccia a vista. È verosimile che durante la fase di occupazione più antica sia stata delimitata un'area per pratiche rituali.