Il complesso, che comprende cinque piccole grotte, si apre lungo la falesia nel Golfo di Cufaro. Raymond Vaufrey effettuò ricognizioni e scavi nel 1925 all’interno di una, denominata Grotta Racchio. Negli anni ‘960 Giovanni Mannino vi ha segnalato incisioni parietali, citate poi da Paolo Graziosi. All’interno del progetto POR Sicilia 2000-2006 nuove indagini, coordinate da Fabio Martini e da Domenico Lo Vetro, hanno messo in luce evidenze dell’Epigravettiano finale e del Mesolitico.